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Come si effettua una corretta analisi della qualità dell'aria

Come si effettua una corretta analisi della qualità dell’aria
Il termine “sindrome dell’edificio malato” (Sick Building Sindrome, SBS) descrive una serie di sintomi riportati dagli occupanti di un edificio associati alla permanenza all’interno dello stesso, se questo presenta condizioni di cattiva qualità dell’aria indoor tali da poterlo definire “malato”. Si manifesta con sintomi aspecifici ma ripetitivi e non correlati a un determinato agente come: irritazione degli occhi, delle vie aeree e della cute, tosse, senso di costrizione toracica, sensazioni olfattive sgradevoli, nausea, torpore, sonnolenza, cefalea, astenia. Per questo motivo, che sia un’ambiente domestico o lavorativo, è necessario effettuare le analisi dell’aria in modo tale da capire se l’aria è salubre oppure necessita di correttivi.
Tra le possibili cause che provocano la sindrome dell’edificio malato si rilevano: Tali fattori possono combinarsi con altri elementi, come condizioni non idonee di temperatura, umidità, illuminazione e rumorosità ambientale e determinare una generale diminuzione del comfort ambientale ed un conseguente rischio per la salute.
Inadeguata ventilazione Presenza di inquinanti chimici provenienti da fonti interne: ad esempio VOC emessi da adesivi, moquette, rivestimenti, mobili, macchine fotocopiatrici, fumo di tabacco, pesticidi, prodotti per la pulizia; monossido di carbonio, ossidi di azoto e particolato aerodisperso prodotto da sistemi di combustione e presente nel fumo di tabacco. Presenza di inquinanti chimici da fonti esterne: gas di scarico delle auto e vari tipi di contaminanti che penetrano all’interno degli edifici tramite finestre e fessure Presenza di contaminanti biologici: batteri, muffe, pollini, virus possono facilmente proliferare nei condotti degli impianti di climatizzazione e ventilazione ed in ambienti con alte percentuali di umidità.”
Metodi di analisi dell’aria Nel momento in cui effettuiamo l’analisi dell’aria, materialmente, ci occupiamo della misura dei principali contaminanti di natura chimica responsabili di una cattiva qualità dell’aria e del discomfort associato all’esposizione di alcuni agenti fisici, potenzialmente presenti negli ambienti ad uso lavorativo e/o abitativo.
  • In particolare effettuiamo misure degli agenti chimici come: monossido di carbonio (CO)
  • biossido di azoto (NO2)
  • biossido di zolfo (SO2)
  • composti organici volatili (VOC) pesticidi
  • formaldeide
  • benzene
  • idrocarburi aromatici policiclici (IPA) ozono (O3) particolato aerodisperso (PM10, PM2.5)
  • fumo di tabacco ambientale
  • amianto
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