La Legionella pneumophila è un batterio presente in natura che può diventare pericoloso quando si moltiplica in ambienti artificiali come impianti idrici e sistemi di ventilazione mal gestiti. La trasmissione avviene per via aerea, tramite inalazione di microgoccioline d’acqua contaminate.
Dove si trova la Legionella?
Nell’acqua: ambienti più a rischio
La Legionella si sviluppa in acqua stagnante o poco movimentata, con temperature comprese tra 25°C e 60°C. Alcuni dei luoghi più comuni dove si annida sono:
- Terminali idrici (docce e rubinetti)
- Tubi ciechi nei circuiti idrici
- Boiler e serbatoi d’acqua calda
Questi contesti favoriscono il ristagno e la proliferazione batterica. Il rischio è particolarmente elevato in estate e durante lunghi periodi di inattività degli impianti.
📌 Nel 2023 in Italia sono stati segnalati 3.911 casi di legionellosi, con un incremento del 25% rispetto al 2022. L’80% dei casi è stato registrato in sei regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. (ISS: Legionella Report 2022 – Legionella.it)
Nell’aria: attenzione agli impianti HVAC
Anche gli impianti aeraulici possono diventare veicolo di trasmissione se non opportunamente monitorati e sottoposti a regolare manutenzione. Ecco dove può annidarsi:
- Condotte di ventilazione
- Unità trattamento aria (UTA)
- Torri evaporative
- Impianti di climatizzazione (split e fancoil)
Quando l’aria attraversa superfici contaminate, il batterio può diffondersi nell’ambiente sotto forma di aerosol e venire inalato mettendo a rischio la salute di persone presenti in ambienti residenziali, professionali e collettivi.
Chi è più esposto alla Legionella?
Le strutture in cui la gestione dell’acqua e dell’aria potrebbe non essere adeguata, come:
- Hotel, B&B, residence
- Ristoranti, mense scolastiche e aziendali
- Palestre, centri sportivi, piscine
- Ospedali, cliniche, RSA
- Scuole, asili, università
- Aeroporti, stazioni, centri commerciali
- Uffici e abitazioni
Rischi per la salute
L’esposizione alla Legionella può causare la legionellosi (nota anche come Malattia del Legionario), una forma grave di polmonite. I sintomi includono febbre, tosse secca, dolori muscolari e affaticamento. Nei casi più gravi può portare a complicazioni respiratorie fatali, con una mortalità che può superare il 50% in ambito ospedaliero.
Normativa italiana sulla prevenzione
- Linee Guida Stato-Regioni 2015: obbligo di valutazione del rischio, controlli periodici e misure preventive.
- D.Lgs. 18/2023: la Legionella è un parametro prioritario nella qualità dell’acqua potabile.
- UNI EN 15780: norma tecnica per la pulizia dei sistemi di ventilazione.
Come si previene la Legionella con interventi professionali
Impianti idrici
La prevenzione parte da un’attenta valutazione del rischio e da un piano di monitoraggio periodico, entrambi redatti da personale tecnico qualificato all’interno del DVR Legionella. Gli interventi professionali comprendono:
Censimento di tutti gli impianti di accumulo e trattamento acqua (addolcitori, boiler ACS, vasche) e di tutti i terminali idrici
- Controllo delle temperature nei punti critici dell’impianto (acqua calda >50 °C, fredda <20 °C)
- Campionamenti microbiologici in punti strategici, con analisi in laboratori accreditati
- Pulizia e disinfezione di serbatoi, docce e rubinetti con prodotti e protocolli conformi alle Linee Guida nazionali
- Adeguamento impiantistico per eliminare ristagni o tubazioni non utilizzate
Impianti aeraulici
Anche per i sistemi di ventilazione, la prevenzione non può essere improvvisata. Occorrono interventi specializzati che includano:
- Monitoraggio microbiologico e gravimetrico per valutare presenza di contaminanti
- Video-ispezione delle condotte aerauliche
- Pulizia meccanica con robot e aspiratori dotati di filtri HEPA
- Sanificazione mirata con biocidi autorizzati, applicati secondo la normativa UNI EN 15780
- Monitoraggio microbiologico e gravimetrico post-intervento
- Redazione del report tecnico e documentazione post-intervento
La legionella è un rischio concreto ma gestibile. I dati in crescita e l’evoluzione normativa impongono un cambio di mentalità: non si tratta solo di rispettare obblighi, ma di promuovere una cultura della prevenzione ed evitare possibili episodi.
Investire in controlli regolari, manutenzione qualificata e formazione significa creare ambienti più sicuri, tutelare la salute delle persone e valorizzare la credibilità delle proprie strutture.
La sicurezza idrica e aeraulica inizia dalla consapevolezza e si costruisce con azioni mirate, continue e documentate.